AL FLAMINIO C'È UN ANGOLO DI LONDRA di Claudio Di Giampasquale
L'isolato
«Piccola Londra»
è nel quartiere Flaminio tra via Flaminia e viale del Vignola. Si erge a corollario di una stradina lunga centosessanta metri dedicata al pittore Bernardo Celentano esponente del "verismo" italiano. Lo straordinario complesso di palazzine delicatamente ed elegantemente colorate e rifinite, fu edificato nel primo decennio dello scorso secolo per volere del "sindaco londinese" Ernesto Nathan che incaricò l'architetto Quadrio Ferruccio Pirani progettista di diverse altre caratteristiche opere architettoniche nella capitale che nella visione del primo cittadino Nathan erano finalizzate ad un armonioso sviluppo urbanistico della città e al benessere dei cittadini. In particolare alla realizzazione di diverse zone, all'epoca considerate "popolari", tra cui Testaccio, San Saba, Ostiense, Montesacro, Celio, Flaminio, eccetera.
Per quanto riguardò via Bernardo Celentano, l'architetto Pirani volle sperimentare in accordo col sindaco un esempio di “architettura sociale” in stile londinese attraverso un'affascinante fusione di dettagli
vittoriani classici e lussi Regency più moderni (all'epoca). Progettò la via e gli spazi di questa strada con due file di palazzine di due o tre piani contrapposte, separate da un selciato da percorrere solo a piedi. Ogni lotto con il proprio giardinetto protetto da inferriate e una scala d’accesso in pietra all’ingresso principale. In un coerente stile britannico, così perfetto anche perchè sapientemente isolato dal contesto del quartiere Flaminio, nascondendosi tra i più alti palazzi e vicoli, nel modo di "isola a sè stante", come se un pezzo del centro della capitale inglese si fosse magicamente dislocato dalle sponde del Tamigi alle rive del Tevere. In sostanza, una stradina che collega via Flaminia 287 a viale del Vignola 50, realizzata tra il 1907 e il 1913. Fu destinata agli impiegati di alto livello e ai burocrati delle varie sedi politiche e amministrative della nuova capitale. Due grandi cancelli impediscono il flusso delle macchine, ma a piedi si può passare tranquillamente avendo la sensazione di girovagare sul selciato di Kensington, oppure di Knightsbridge o di Belgrave Square. Ciascun edificio è parte di un'elegante armonia architettonica e cromatica: giallo, rosso, arancione, rosato.
L'esempio di via Celentano al Flaminio è l'evidente risultato di una raffinata disciplina architettonica e di uno studio dei colori che sposa alla perfezione la luminosità mediterranea con lo stile British attraverso un'interazione armoniosa di elementi e alla valorizzione dell'insieme, come una ciliegina sulla torta con una sorprendente percezione visiva in vero contrasto con il tessuto urbano della città più bella del mondo.
Qui ci sono i lampioni vittoriani in ferro battuto, le cassette delle poste sulle ringhiere e i sei gradini in pietra che conducono alle porte, rigorosamente di legno. Tutto è in perfettamente in stile londinese. Anche le case all'interno lo sono e ogni palazzetto ha il proprio cortile interno, sono ventisei eleganti edifici, tutti a schiera e non più alti di due piani.
Un paradiso felice che si distingue per la sua tranquillità, dove tutti si conoscono e vogliono rimanere riservati, ove da più generazioni ci abitano persone orgogliose di esserci. In conclusione, via Bernardo Celentano è davvero un posto da cartolina.