LA DOLCE VITA: IL CORAGGIO DI FEDERICO

Indubbiamente un film coraggioso per l'epoca, rivoluzionario e di denuncia. Una pellicola che mostrò la realtà anche a chi non voleva vederla, dove la tenerezza sovrastò persino l'angoscia. Il pregio di Fellini fu di non dimenticare che gli uomini sono una somma di bene e di male, di caduta e di redenzione. Il governo di allora e la Santa Sede si scagliarono contro il capolavolro cinematografico... [leggi tutto] 

DE GREGORI: "PER LE STRADE DI ROMA"

Francesco era all'apice della carriere quando pubblicò l'album "Calypsos" che contiene una meravigliosa canzone che lui stesso definisce la sua “prima canzone decisamente campanilista sulla Capitale” ma che a un non romano provoca invece qualche brivido. In quanto nonostante sia molto armonica e orecchiabile, nonché interpretata con il solito stile e dolcezza dal cantautore romano, in realtà cela invece un significato che rachiude in poche strofe l'intera essenza della città eterna: fatta di luci e inquietanti ombre. Un vero capolavoro... [leggi tutto] 

GLI U2 E IL TERREMOTO IN VIALE TIZIANO

La notte del 27 maggio 1987 allo stadio Flaminio l’impianto da centomila watt e quarantasettemila fan scatenati sulle note rock degli U2 provocarono talmente tante vibrazioni che i residenti delle palazzine limitrofe da viale Tiziano, via Flaminia, piazza Apollodoro, via Guido Reni sino ai Monti Parioli e più in là, si allarmarono pensando ad un sisma: in quella notte, di magia per i fan degli U2 e per la band stessa, si registrarono vetri rotti e crepe. Ci furono polemiche per molto e molto tempo a seguire... [leggi tutto] 

IL PRIMO DERBY DELLA CAPITALE

La prima sfida Roma, Lazio, si disputò allo stadio della Rondinella l'8 dicembre del 1929. Si rivelò fin dall'inizio carico di rivalità e tensioni con il timore dei supporters laziali, per lo più di estrazione borghese, nei confronti della facinorosa tifoseria romanista dal profilo sociale più popolare...

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MESCITA DEL VINO: LE MISURE ROMANE

Ormai oggi è di moda la "carta dei vini", nei rioni e nei quartieri di Roma i ristoranti anche se si definiscono osterie o trattorie, difficilmente servono il vino alla mescita. C'era una volta una maniera differente di servire a Roma "er sangue dé Bacco". Si tratta di un'antica abitudine che ancora oggi adottano alcune "fraschette" dei Castelli Romani ...

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C'ERA UNA VOLTA LA CASA DEL PASSEGGERO

La Casa del passeggero o CAS.PAS, tra la stazione Termini e il Teatro dell'Opera costruita in stile liberty negli anni venti su progetto dell’architetto Oriolo Frezzotti, era un tempo destinata ad albergo diurno e luogo di relax per passeggeri in transito nel vicino scalo ferroviario, ma anche da tantissimi romani un tempo privi di servizi igienici in casa. Da tantissimi anni purtroppo la struttura, che ha perso la sua funzione originaria, è stata abbandonata al degrado... [leggi tutto] 

LA FAVOLA DEL TEATRO  BRANCACCIO

Inizia come una favola: «C'era una volta un principe...» e sì uno di quelli veri, in carne e ossa. Era il principe Salvatore Brancaccio rampollo di una delle più blasonate famiglie dell'antica nobiltà partenopea le cui memorie rimontano all'Alto Medioevo. Questa storia racconta il filo conduttore che unisce la conquista di Roma al prestigioso teatro dell'Esquilino. Venne inaugurato il 16 gennaio 1916 con il nome di Teatro Morgana. Nel 1937  il nome mutò in "Politeama Brancaccio" ... [leggi tutto] 

LA MISURAZIONE DEL TEMPO A ROMA

Il racconto di quello che per i romani di ogni epoca fu un dilemma, condizionato ad esempio da ragioni militari o ecclesiali. Nell'antica Roma il periodo di buio «noctis» era suddiviso in quattro «vigiliae» per i turni di guardia. Nel medioevo venne assunto il sistema di «ora canonica» per indicare i riti religiosi.  Il racconto del «Cannone del Gianicolo». L'avvento dell'orologio meccanico che ha cambiato i ritmi e le abitudini dei romani: da in cima a torri, campanili e monumenti rappresentativi sino a dentro le case e finanche nel taschino e al polso ... [leggi tutto] 

SAN GIOVANNI CHE NON C' È PIÙ

Il 23 giugno nella "Notte delle Streghe" a Porta San Giovanni era tutto uno spettacolo: la sfilata dei carri, la corsa al sacco, l'albero della cuccagna, i fuochi dei porchettari, le lumache al sugo e la gara canora: «Lassatece passà semo romani...».

Anche Giuseppe Gioachino Belli cantò in “San Giovanni de giugno” le streghe che volano sulla scopa, le precauzioni da prendere contro i malefici (una capoccia d’aglio sotto il giustacuore), i campanacci di coccio per scacciare gli spiriti folletti... [leggi tutto]

IL FANTASMA DEL CAMPIDOGLIO

Da anni si narra che certe notti nelle antiche sale del Palazzo Senatorio vaghi lo spirito tormentato di un frate che in epoca medioevale fu colto in flagrante adulterio con la moglie dell’allora comandante della guarnigione al Campidoglio e che in una cieca e immediata vendetta fu murato vivo all’ultimo piano della torre di Nicolò V ... [leggi tutto] 

LE RADICI DEL TRAFFICO DI ROMA

C'è una morsa allucinante che riduce la qualità della vita dei romani, sono le ore perse nel traffico ogni giorno, che inducono a un forte stress e a una rabbia che obbligano alla rassegnazione per non "esplodere".

Ecco un racconto che cavalca i tempi e come s'è arrivati a questo punto... [leggi tutto] 

STORIA DELL'UNIVERSITA DELLA SAPIENZA

Nata nel 1303 per volontà del pontefice Bonifacio VIII è tra le più antiche del mondo. Iniziò nel popolare rione di Trastevere per fornire un insegnamento di altissimo livello a persone di tutti i ceti sociali, considerando che all'epoca nell'urbe c'era un altissimo indice di analfabetismo. Si trasferì prima nel rione Sant'Eustachio e negli anni 30 del secolo scorso nell'attuale città universitaria. La Sapienza ha ospitato, nel corso della sua millenaria storia, alunni illustri e ha contribuito a formare gran parte della “classe dirigente” italiana... [leggi tutto] 

OCCUPAZIONE, RESISTENZA E LIBERAZIONE

Il racconto dei terribili nove mesi che hanno preceduto la liberazione della capitale da parte delle forze Alleate. Roma è città medaglia d’oro della Resistenza, dove sono accaduti eventi tragici come la razzia degli ebrei romani al Ghetto, la strage delle Fosse Ardeatine, il rastrellamento del Quadraro e l’eccidio di La Storta. I combattimenti e i blitz lasciarono sul campo in molti rioni e quartieri 1287 caduti tra cui decine di donne... [leggi tutto] 

ER PONENTINO E LO SCIROCCO

Er «Ponentino malandrino» è il vento che cantò Ovidio, propizio alla vita e agli amori, che accompagna la rifioritura dei sensi e corrobora le serate estive, spingendo a rinviare la notte all’infinito. Mentre lo scirocco rammollisce le ossa e soffoca e per colpa sua «ce se stanca a nun fà gnente e per forza dè cose quanno soffia, bisogna stà fermi, contemplà e medità 'npò, ma senza prescia pè nun sudà»... [leggi tutto] 

ANTICHI INSULTI POLITICI

Le «invectivus» erano parte integrante della vita pubblica dei senatori che potevano insultarsi spietatamente tra loro ma non potevano assolutamente con il popolo. Una divisione tra potenti e gente comune che limitava le fantasie di onnipotenza dell'élite. Le gravi svalutazioni dell'avversario politico saldavano il gruppo di sostegno e fornivano attenzione, intrattenimento e indignazione del tutto simili agli insulti, alle minacce e ai discorsi di odio che oggi circolano sul web ... [leggi tutto] 

IL PONTE DEL"SOLDINO"

Era il ponte dei Fiorentini, smantellato nel 1941, sostituito dall'attuale ponte Principe Amedeo. Era situato all’altezza della chiesa di S.Giovanni dei Fiorentini. Quale compenso e pagamento per le spese di edificazione, il governo pontificio concesse ai costruttori il diritto di pedaggio a tariffa unica stabilita in cinque centesimi, un “soldo” per un periodo di 99 anni. Nel 1941smantellato e venne sostituito dal "Ponte Principe Amedeo"... [leggi tutto]

LA PICCOLA ESPOSIZIONE DELL' ALDILÀ

In prossimità di Castel Sant’Angelo in adiacenza alla Città del Vaticano, affacciata sul fiume sorge una chiesa in stile neogotico tra gli edifici umbertini del lungotevere Prati. Al suo interno in un locale adiacente alla sacrestia c'è il "Museo delle Anime del Purgatorio" che conserva e mette in mostra una piccola collezione di documenti vari e reliquie di misteriose tracce dell’aldilà. Questa è la storia di quel luogo in uno degli angoli meno noti e più suggestivi di Roma... [leggi tutto] 

L'INGIUSTIZIA DI PALAZZO GIUSTINIANI

Il nobile edificio di proprietà e sede del Grande Oriente d'Italia dai primi anni dello scorso secolo, venne espropriato dal regime fascista nel 1925 in seguito alla promulgazione della legge che metteva al bando la massoneria. Caduto il regime, il Grande Oriente d’Italia rivendicò inutilmente la proprietà dell'immobile, divenuto sede degli uffici del Senato della neonata Repubblica Italiana ma perse tutti e tre i gradi di giudizio, da ultimo quello della Corte di cassazione con la sentenza del 23 marzo 1950 ... [leggi tutto] 

QUANDO ROMA SI COLLEGÒ AL MARE

Una via per collegare il centro di Roma a Ostia: siamo tra gli anni ’20 e gli anni ’30 del ‘900. Benito Mussolini vuole collegare Piazza Venezia a Via Ostiense e di conseguenza al mare, ma per farlo ha bisogno di liberare Via Tor de’ Specchi (l’attuale Via del Teatro Marcello) da chiese ed edifici medievali e seicenteschi. Tutti abbattuti per creare la via del Mare ...

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STORIA DEL CASALE VOLPI

Durante il ventennio un tal Augusto Volpi aprì un’osteria su un’altura dei Colli di San Paolo in un casale rurale del settecento, oggi censito in via Valeriano. La leggenda narra che una notte, l’eroe dell’unificazione italiana, Giuseppe Garibaldi, abbia dormito tra le mura di questo casale. Durante il ventennio fu luogo di ritrovo per gli antifascisti del quartiere e poi, fu base per una piccola brigata di Partigiani durante la seconda guerra mondiale ... [leggi tutto] 

L' ATTENTATO DI VIA RASELLA

Nel pomeriggio del 23 marzo 1944 al passaggio di una una colonna di militari tedeschi nel centro di Roma esplose una bomba nascosta in un carretto. Morirono 33 tedeschi e anche due italiani per l'esplosione, ed altri furono uccisi dall'immediata reazione. La vendetta nazista del giorno dopo fu inaudita: vendicative torture e le inaudite violenze precedettero l’eccidio delle Fosse Ardeatine, la città venne messa a ferro e fuoco... [leggi tutto] 

IL RACCONTO DE"LA BUCA"AL PORTUENSE

Chi è cresciuto e chi abita al Portuense, conosce un'area del quartiere discretamente popolata formata da palazzine che sorgono in una depressione orografica sotto la zona di Vigna Pia. Non tutti conoscono l'origine del curioso nome: «la Buca». Due ripide discese collegano la parte alta di via Cucchini al dedalo di vie in basso ove al centro si apre piazza Puricelli. Ecco l'avvincente e drammatica storia della sua origine...

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LA STORIA DI VANNOZZA

Madonna Vannozza, al secolo Giovanna de Cataneis fu per oltre quindici anni l'amante di Rodrigo Borgia (divenuto poi papa Alessandro VI) che la conobbe nella bottega dello zio Antonio de Cataneis mentre, giovane e bellissima posava come modella. Immediatamente colpì al cuore il nobile spagnolo che sin da subito le disse che sarebbe stata la sua rosa. Ecco la sua storia .... [leggi tutto] 

LA STRAGE DEI FIORENTINI

Inizio Marzo 1944, a Roma gli allarmi per i bombardamenti sono sempre più incessanti. La mattina di venerdi 3 una bomba di oltre 200 kg centra in pieno la fabbrica di escavatori della famiglia Fiorentini. Un «tiro di rara precisione» da parte degli alleati, che trasforma il rifugio anti bombe in un inferno di fuoco. Muoiono intrappolati circa 200 lavoratori ....

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STAZIONE TERMINI

Dedicata alle Terme di Diocleziano, con i suoi 32 binari è la stazione più grande d'Italia. La prima fu edificata nel 1862. Negli anni trenta fu ampliata e adattata alle esigenze di un traffico ferroviario cresciuto a dismisura rispetto al secolo precedente. La nuova, attuale, inaugurata il 20 dicembre 1950, è uno degli esempi più significativi dell'architettura italiana del Dopoguerra. Nel 1955 ebbe l'interconnessione con la metropolitana... [leggi tutto] 

MERIDIANO DI MONTE MARIO

Conosciuto di più come «Meridiano di Roma» o  «primo meridiano d'Italia». Ecco, la sua storia, ormai più che centenaria. Fu scelta l’altura di Monte Mario, dove nel maggio del 1870 iniziò la costruzione della torre. Era situato lungo il tragitto della  via Francigena, il famigerato percorso di pellegrinaggio che partiva dall'Inghilterra e, attraversando la Francia, conduceva fino a Roma, accompagnando i pellegrini al sepolcro dell'Apostolo Pietro... [leggi tutto] 

LA SEQUENZA DEL FIORE DI CARTA

Nel 1968 Pasolini partecipa con un suo episodio ad Amore e Rabbia, un film realizzato in collaborazione con Bellocchio, Lizzani, Bertolucci e Godard. La sequenza del fiore di carta, questo il titolo del suo episodio, dura poco più di dieci minuti e fu girato in una sola giornata lungo le strade della capitale. Il film, che ha come protagonista Ninetto Davoli nella parte di Riccetto, cerca di riprendere e di rileggere in chiave cinematografica il tema classico di Edipo re: la colpevolezza dell’innocenza ...

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C'ERA UNA VOLTA IL PORTO CLEMENTINO

Meglio conosciuto come Porto di Ripetta, era un porto fluviale sulla riva sinistra del Tevere, all'altezza del rione Campo Marzio. La costruzione fu caratterizzata da due ampie scalinate curve, che collegavano le banchine al livello del piano stradale; al centro si apriva un emiciclo, dove era collocata una fontana per abbeverare gli animali da soma impiegati nel trasporto delle mercanzie. Ai lati dell'emiciclo si innalzavano due colonne, le quali furono utilizzate per indicare il livello raggiunto dalle alluvioni del Tevere. ... [leggi tutto]

LA STELLA ARRIVATA DA LOUSVILLE

Il giovane Cassius Clay arrivò a Roma per partecipare alle magiche Olimpiadi del 1960, per combattere nella categoria dei medio-massimi. Aveva appena 19 anni, veniva dal Kentucky e fino a quel momento, a mala pena, era uscito dai confini della sua contea. In un Palazzo dello Sport nuovo di zecca (fu inaugurato una manciata di settimane prima), raggiunse la finale sbaragliando tutti gli avversari, senza perdere nemmeno un round...

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VECCHI LAMPIONI DÉ ROMA

Nella prima metà del XIX secolo a Roma funzionavano 1509 lampioni, a cui erano adibiti 73 accenditori, con una spesa annua di 28.000 scudi. Con l'ascesa al soglio pontificio di Pio IX la situazione cambiò quando papa Mastai concesse il privilegio dell'illuminazione a gas. Il Gazometro del Circo Massimo fu il primo stabilimento per il gas ad essere costruito a Roma, si trovava in Via dei Cerchi, ad angolo con l'attuale Via della Greca, nel Rione Ripa... [leggi tutto]

PIANELLA D' OLTRETEVERE

C’erano una volta a Roma intorno a Castel Sant'Angelo al di là del Tevere, tanti prati. La zona era denominata Pianella d'Oltretevere o Prati di Castello con fiori ed osterie dove la gente andava a divertirsi passando il fiume in barca da Ripetta. Finché venne il giorno in cui i prati si ricoprirono di case e così nacque il rione Prati. I grandi lavori edilizi della zona iniziarono nel 1888. Il rione è l'unico dei 22 di Roma a sorgere al di fuori della cinta muraria...

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C'ERA UNA VOLTA PIAZZA MONTANARA

A ridosso del Teatro di Marcello nei pressi del Foro Olitorio, c'era una volta un luogo di forte connotazione sociale e religiosa. La sua distruzione fece parte di un più ampio progetto di «isolamento » del colle capitolino, per il quale venne interamente cancellato il quartiere di origine medievale che circondava le pendici del Campidoglio... [leggi tutto]

QUANDO VENNERO I BEATLES

Nella capitale era appena iniziata un’estate caldissima. Fu scelta come location l’Adriano oggi trasformato in cinema multisala. La Roma del 1965 non era ancora pronta, forse, ad accoglierli come in altre città del mondo; a comprenderne sino in fondo la carica rivoluzionaria. Presenziarono tra gli spettatori molti snob, qualche diva e divo del cinema, parecchi osservatori di costume ... [leggi tutto] 

DALL' ORRORE ALLO SPETTACOLO

L’affascinante storia di Tor di Nona che accorpata al fortilizio degli Orsini svettava sulla sponda opposta del Tevere di fronte a Castel Sant’Angelo sulle antiche fortificazioni Romane e depositi fluviali. Da orrida galera, luogo di torture ed esecuzioni, divenne il più importante teatro di Roma. La costruzione è scomparsa per far posto agli alti muraglioni degli argini del Tevere al suo posto è sorta nel 1925 una fontana-stele commemorativa che si può notare percorrendo proprio il Lungotevere Tordinona ... [leggi tutto] 

LO CHEF DELL'IMPERATORE TIBERIO

Marco Gavio Apicio, grande cuoco dell'antica Roma e amante del lusso, fu l'uomo che ai suoi tempi più di tutti spese soldi per puro sfarzo. Ci lasciò il "De re coquinaria" opera che ci offre un importante spaccato su cosa si mangiasse al tempo dei romani. Forte era il suo rapporto con l’imperatore Tiberio...[leggi tutto] 

IL TEATRO CORSO, FELLINI E FABRIZI

Agli inizi del novecento piazza San Lorenzo in Lucina ospitava il Teatro Corso, qui nel 1939 si conobbero per la prima volta Federico Fellini e Aldo Fabrizi. Il regista aveva cominciato a frequentare Roma da pochi mesi, Fabrizi era appena tornato nella capitale dopo un’entusiasmante turnée all’estero. Ci fu un colpo di fulmine tra quelle due menti geniali, l’attore romano percepì immediatamente il talento, e presto divennero grandi amici.... [leggi tutto] 

PRANZO NELLA PANCIA DEL CAVALLO

L'Altare della Patria, per gli abitanti di Roma la “Macchina da scrivere” per la somiglianza con lo strumento di giornalisti e scrittori ormai oggi dimenticato. Al centro del monumento campeggia enorme statua equestre del primo Re d'Italia. Finiti i lavori di realizzazione furono offerti due pranzi all’interno della pancia alla luce di numerose lampadine durante i quali diverse persone si accomodarono e gustarono il pranzo più originale della loro vita .... [leggi tutto] 

LE NAVI DI CALIGOLA

La leggenda dell’esistenza di due gigantesche navi sommerse sul fondo del lago di Nemi, di grande sfarzo e forse custodi di favolosi tesori, veniva tramandata da secoli dagli abitanti del luogo e la tradizione locale era supportata anche da recuperi casuali effettuati dai pescatori: legname, chiodi, tegole di rame, lastre di piombo. Nel 1928 iniziò così una delle più imponenti imprese archeologiche del ‘900: il recupero di due grandi navi imperiali romane appartenute a Caligola che da secoli giacevano sul fondo... [leggi tutto] 

IL LAGO SOTTO MONTEVERDE

Un lago di acqua cristallina occupa una porzione di una gigantesca cava di tufo rinvenuta sotto la collina di Monteverde vecchio. Risale ai tempi della costruzione negli anni trenta dello scorso secolo dell’istituto sanatoriale del San Camillo Forlanini quando durante i carotaggi effettuati per la realizzazione delle fondamenta, venne alla luce una grotta sotterranea, sulla quale vennero poste le fondamenta della struttura ... [leggi tutto] 

WESPENNEST, IL NIDO DI VESPE

Così fu denominato dai nazisti il Quadraro un quartiere della zona sudest di Roma, allora borgata. Il 17 aprile del 1944 con l'operazione Balena, spinte dalla furia di Hitler le truppe militari tedesche lo rastrellarono arrestando circa 2000 persone di cui 947 finirono in campi di concentramento... [leggi tutto] 

IL RACCONTO DEI GIUSTI DEL RIONE PRATI

Novembre 1943-giugno 1944. La storia dei rifugiati nel sottotetto della parrocchia di San Gioacchino a pochi passi da piazza dei Quiriti, resta una delle pagine più significative durante l’occupazione nazista di Roma. Attori principali: don Antonio Dressino, suor Margherita Bernès, l’ingegnere Pietro Lestini e sua figlia Giuliana... [leggi tutto] 

IL MISTERO DI PIAZZA NAVONA

Il fantasma di una giovane donna s'aggira senza pace ancora oggi nelle notti di luna piena intorno alla Fontana del Nettuno per poi dirigersi verso il palazzo dove abitava nel vano tentativo di ricongiungersi alla sua mano. Nello stesso momento dietro una delle finestre di quel palazzo, l'ombra bianca di una bellissima mano femminile può essere intravista, accarezzata dalla luce notturna, aleggiare dietro i vetri... [leggi tutto] 

LA DEDICA DEL PRINCIPE AL MAESTRO

Nella metà degli anni ottanta Francesco De Gregori scrisse la canzone «A PÀ» che narra gli ultimi istanti di vita di Pasolini avvenuti dieci anni prima. L’aspetto più sconvolgente di questo brano, fatto di appena tre strofe di quattro versi ognuna, sta nel fatto che non sembra si stia descrivendo la morte di un uomo. Se non si sapesse che la canzone è dedicata a Pasolini, si potrebbe pensare che parli d’altro, tipo: di un ragazzo che se ne va di casa e che saluta suo papà ... [leggi tutto] 

C'ERA UNA VOLTA LA VERA PIAZZA GIUDÌA

L'atuale piazza Giudía ha ben poco in comune con l'originaria. Quando Roma fu annessa al Regno d'Italia scomparve. Furono create tre nuove strade: via del Portico d'Ottavia al posto della vecchia via della Pescheria, via Catalana e via del Tempio. La fontana del Della Porta fu smontata e spostata in un magazzino comunale. Negli anni Trenta, ciò che restava della fontana originaria venne rimontato in via del Progresso (oggi piazza delle Cinque Scole) ... [leggi tutto]

STESSA PAROLA PER TRE STORIE ROMANE

«Ciriola» a Roma ha tre signficati e tre affascinanti racconti intrecciati con la città e con il passato. La matrice del termine ha origine dal verbo «ciriolare» cioè: "sfuggire""guizzare", "sgusciare", naturalmente alla romana "senza il re" tipo: «ma che me stai a ciriolà» e così fu che sulle rive del Tevere s'andò ad indicare il nome di un "guizzante e gustoso pescetto" ossia un'anguilla di piccolo taglio presente nelle bionde acque del fiume quand'ancora erano pescose... [leggi tutto] 

IL MISTERIOSO INCIDENTE DI VIA NOMENTANA

Era quasi l'alba, Rino Gaetano rincasava alla guida della sua auto dopo una serata trascorsa in allegria con amici. Quando, transitando sulla via Nomentana, superata Villa Torlonia, all'altezza di via Carlo Fea, perse la vita in un terribile scontro con un mezzo pesante. Colpo di sonno? Un malore improvviso? O ci fu qualcos'altro? Ci sono aspetti che fanno pensare che non fu soltanto un incidente... [leggi tutto] 

GLI ODORI DELLA CITTÀ ETERNA

Ecco ciò che gli odori comunicano in una città in continua trasformazione e per "odori" non s'intende solo effluvi gradevoli o meno che condizionano la nostra sensibilità olfattiva, ma una vera e propria forma di linguaggio e di comunicazione di una metropoli dalle mille sfaccettature. Una città prismatica, riflessa dai vetri e dalle pozze, genuflessa nel suo patetico presente, nella sua grande ed eterna bellezza, nella sua apocalisse in dissolvenza...  [leggi tutto] 

L'ANTICO GIOCO DEGLI ASTRAGALI

Il gioco consisteva nel gettare in aria quattro ossicini sfaccettati e nello scommettere su come si sarebbero disposti, o, qualora vi fossero incisi dei numeri, nell’indovinare il totale.  Il peggior tiro che potesse capitare, detto colpo del cane o dell’avvoltoio, risultava dalla combinazione di quattro facce uguali ciascuna contenente un uno; il migliore, il cosiddetto colpo di Venere, era dato invece da quattro astragali caduti con quattro facce diverse. Naturalmente non mancavano i bari...  [leggi tutto] 

L'ASSURDA FINE DI LUCIANO RE CECCONI

Cecco aveva solo ventinove anni quando perse la vita. Oggi è ricordato solo da chi ha avuto l’occasione di leggere qualcosa su di lui, o di guardare qualche programma televisivo sulla sua storia. Due mesi dopo il gol segnato alla Juventus, l’ultimo della sua carriera, Luciano entrò in una gioielleria al Fleming con due amici e venne colpito all’improvviso da un colpo di pistola. Morì poco dopo all’Ospedale San Giacomo. Forse non si è detta tutta la verità...  [leggi tutto] 

IL SACRIFICIO DI UN UOMO LEALE

Non fu per vecchiaia o insonnia. Benedetto XVI era tormentato perchè era in attesa di un rapporto investigativo sulle finanze della Santa Sede. Si vociferava dalla stampa di corruzione e appropriazione indebita e il governo Vaticano e che alcuni membri della Curia ne erano direttamnte coinvolti. Il papa sino ad allora non ne aveva mai saputo nulla, per ciò avviò una sua personale indagine nella massima segretezza: scelse per la stesura del rapporto di cui necessitava alcuni cardinali che non facevano parte della Curia...  [leggi tutto] 

IL MITO DELLA BOTTICELLA ROMANA

La "botticella" è uno dei simboli di Roma, i primi botticellari arrivarono dal Molise e vennero assoldati come stallieri. Le principali rimesse di cavalli erano a Borgo, via Sannio e Monte dei Cocci a Testaccio. Oggi a Roma ne sono rimaste solo pochissime La modernità è totalmente contro quest'antico mestiere e da ogni dove emergono proteste e lamentele. Tuttavia nonostante siano destinate a scomparire, rimangono un'icona storica della città eterna che merita rispetto e giusta considerazione... [leggi tutto] 

DONNA OLIMPIA MAIDALCHINI: LA PAPESSA

Vissuta in un'epoca in cui nessuno spazio concedeva alle donne, riuscì con la sua lungimiranza, scaltrezza e avidità a ritagliarsi un posto da protagonista nella Roma aristocratica e papalina del seicento. Fu certamente una “gran donna” come la definì anche l’ambasciatore francese Valencais, una donna dal carattere forte, risoluto, dall’intelligenza pronta e razionale, che sapeva con esattezza quel che voleva e dove intendeva arrivare. E che lo sapesse davvero lo dimostrano i fatti... [leggi tutto] 

LA VIA DENTRO I FORI CHE NON C'È PIÙ

Il tratto della Consolazione che percorreva i Fori Imperiali era una delle strade più caratteristiche al mondo. Divideva il Campidoglio dall’antico imponente complesso che racchiude una serie di piazze monumentali, centro delle attività politiche dell'Impero. Nel 1980 il neo eletto sindaco Luigi Petroselli, decise di demolirla. Oltre allo smantellamento del tratto più caratteristico di via della Consolazione, il Comune di Roma chiuse al traffico veicolare l’intera area fra il Colosseo, l’Arco di Costantino e i Fori Imperiali. ...  [leggi tutto] 


LE VETTURE OMNIBUS A ROMA

Ognuno era normalmente trainato da due o in alcuni casi da quattro cavalli, ma nei tratti a forte pendenza, come da piazza Venezia a largo Magnanapoli o in via del Tritone verso piazza Barberini, veniva aggiunto un altro cavallo o più spesso un mulo detti “di bilancino”. Ed è così che nacque il detto romano, assai frequente in quegli anni: «Te sei fatto rimorchià dalla muletta» per indicare chi in situazioni difficili avesse avuto bisogno di aiuto ... [leggi tutto] 

IL RACCONTO DEL CASALE VOLPI

Durante il ventennio un tal Augusto Volpi aprì un’osteria su un’altura dei Colli di San Paolo in un casale rurale del settecento, oggi censito in via Valeriano. La leggenda narra che una notte, l’eroe dell’unificazione italiana, Giuseppe Garibaldi, abbia dormito tra le mura di questo casale. Durante il ventennio fu luogo di ritrovo per gli antifascisti del quartiere e poi, fu base per una piccola brigata di Partigiani durante la seconda guerra mondiale ... [leggi tutto] 

IL TESORO DI VIA ALESSANDRINA

Il centro di Roma, la periferia e l'agro romano sono un vero e proprio scrigno di di storia antica ma anche di tesori nascosti. Chissà quanti ne cela ancora questa città? Chissà cosa sia rinvenuto durante tutti gli scavi per le realizzazioni delle moderne opere urbane? Ad esempio, durante i lavori di demolizione di un'intero borgo rinascimentale per la realizzazione di via dell'Impero per collegare piazza Venezia al Colosseo, il muratore Antonio Simonetti di Tor Pignattara, nel picconare un muro colpì qualcosa di metallico che risuonava a vuoto. Ecco il raconto... [leggi tutto]