
LA FAVOLA DEL TEATRO BRANCACCIO
Inizia come una favola: «C'era una volta un principe...» e sì uno di quelli veri, in carne e ossa. Era il principe Salvatore Brancaccio rampollo di una delle più blasonate famiglie dell'antica nobiltà partenopea le cui memorie rimontano all'Alto Medioevo. Questa storia racconta il filo conduttore che unisce la conquista di Roma al prestigioso teatro dell'Esquilino. Venne inaugurato il 16 gennaio 1916 con il nome di Teatro Morgana. Nel 1937 il nome mutò in "Politeama Brancaccio" ... [leggi tutto]
LA MISURAZIONE DEL TEMPO A ROMA
Il racconto di quello che per i romani di ogni epoca fu un dilemma, condizionato ad esempio da ragioni militari o ecclesiali. Nell'antica Roma il periodo di buio «noctis» era suddiviso in quattro «vigiliae» per i turni di guardia. Nel medioevo venne assunto il sistema di «ora canonica» per indicare i riti religiosi. Il racconto del «Cannone del Gianicolo». L'avvento dell'orologio meccanico che ha cambiato i ritmi e le abitudini dei romani: da in cima a torri, campanili e monumenti rappresentativi sino a dentro le case e finanche nel taschino e al polso ... [leggi tutto]
Il 23 giugno nella "Notte delle Streghe" a Porta San Giovanni era tutto uno spettacolo: la sfilata dei carri, la corsa al sacco, l'albero della cuccagna, i fuochi dei porchettari, le lumache al sugo e la gara canora: «Lassatece passà semo romani...».
Anche Giuseppe Gioachino Belli cantò in “San Giovanni de giugno” le streghe che volano sulla scopa, le precauzioni da prendere contro i malefici (una capoccia d’aglio sotto il giustacuore), i campanacci di coccio per scacciare gli spiriti folletti... [leggi tutto]
Da anni si narra che certe notti nelle antiche sale del Palazzo Senatorio vaghi lo spirito tormentato di un frate che in epoca medioevale fu colto in flagrante adulterio con la moglie dell’allora comandante della guarnigione al Campidoglio e che in una cieca e immediata vendetta fu murato vivo all’ultimo piano della torre di Nicolò V ... [leggi tutto]
LE RADICI DEL TRAFFICO DI ROMA
C'è una morsa allucinante che riduce la qualità della vita dei romani, sono le ore perse nel traffico ogni giorno, che inducono a un forte stress e a una rabbia che obbligano alla rassegnazione per non "esplodere".
Ecco un racconto che cavalca i tempi e come s'è arrivati a questo punto... [leggi tutto]
STORIA DELL'UNIVERSITA DELLA SAPIENZA
Nata nel 1303 per volontà del pontefice Bonifacio VIII è tra le più antiche del mondo. Iniziò nel popolare rione di Trastevere per fornire un insegnamento di altissimo livello a persone di tutti i ceti sociali, considerando che all'epoca nell'urbe c'era un altissimo indice di analfabetismo. Si trasferì prima nel rione Sant'Eustachio e negli anni 30 del secolo scorso nell'attuale città universitaria. La Sapienza ha ospitato, nel corso della sua millenaria storia, alunni illustri e ha contribuito a formare gran parte della “classe dirigente” italiana... [leggi tutto]
OCCUPAZIONE, RESISTENZA E LIBERAZIONE
Il racconto dei terribili nove mesi che hanno preceduto la liberazione della capitale da parte delle forze Alleate. Roma è città medaglia d’oro della Resistenza, dove sono accaduti eventi tragici come la razzia degli ebrei romani al Ghetto, la strage delle Fosse Ardeatine, il rastrellamento del Quadraro e l’eccidio di La Storta. I combattimenti e i blitz lasciarono sul campo in molti rioni e quartieri 1287 caduti tra cui decine di donne... [leggi tutto]
Er «Ponentino malandrino» è il vento che cantò Ovidio, propizio alla vita e agli amori, che accompagna la rifioritura dei sensi e corrobora le serate estive, spingendo a rinviare la notte all’infinito. Mentre lo scirocco rammollisce le ossa e soffoca e per colpa sua «ce se stanca a nun fà gnente e per forza dè cose quanno soffia, bisogna stà fermi, contemplà e medità 'npò, ma senza prescia pè nun sudà»... [leggi tutto]
La prima sfida Roma, Lazio, si disputò allo stadio della Rondinella l'8 dicembre del 1929. Si rivelò fin dall'inizio carico di rivalità e tensioni con il timore dei supporters laziali, per lo più di estrazione borghese, nei confronti della facinorosa tifoseria romanista dal profilo sociale più popolare...
Le «invectivus» erano parte integrante della vita pubblica dei senatori che potevano insultarsi spietatamente tra loro ma non potevano assolutamente con il popolo. Una divisione tra potenti e gente comune che limitava le fantasie di onnipotenza dell'élite. Le gravi svalutazioni dell'avversario politico saldavano il gruppo di sostegno e fornivano attenzione, intrattenimento e indignazione del tutto simili agli insulti, alle minacce e ai discorsi di odio che oggi circolano sul web ... [leggi tutto]
LA PICCOLA ESPOSIZIONE DELL' ALDILÀ
In prossimità di Castel Sant’Angelo in adiacenza alla Città del Vaticano, affacciata sul fiume sorge una chiesa in stile neogotico tra gli edifici umbertini del lungotevere Prati. Al suo interno in un locale adiacente alla sacrestia c'è il "Museo delle Anime del Purgatorio" che conserva e mette in mostra una piccola collezione di documenti vari e reliquie di misteriose tracce dell’aldilà. Questa è la storia di quel luogo in uno degli angoli meno noti e più suggestivi di Roma... [leggi tutto]
Durante il ventennio un tal Augusto Volpi aprì un’osteria su un’altura dei Colli di San Paolo in un casale rurale del settecento, oggi censito in via Valeriano. La leggenda narra che una notte, l’eroe dell’unificazione italiana, Giuseppe Garibaldi, abbia dormito tra le mura di questo casale. Durante il ventennio fu luogo di ritrovo per gli antifascisti del quartiere e poi, fu base per una piccola brigata di Partigiani durante la seconda guerra mondiale ... [leggi tutto]
Nel pomeriggio del 23 marzo 1944 al passaggio di una una colonna di militari tedeschi nel centro di Roma esplose una bomba nascosta in un carretto. Morirono 33 tedeschi e anche due italiani per l'esplosione, ed altri furono uccisi dall'immediata reazione. La vendetta nazista del giorno dopo fu inaudita: vendicative torture e le inaudite violenze precedettero l’eccidio delle Fosse Ardeatine, la città venne messa a ferro e fuoco... [leggi tutto]
IL RACCONTO DE"LA BUCA"AL PORTUENSE
Chi è cresciuto e chi abita al Portuense, conosce un'area del quartiere discretamente popolata formata da palazzine che sorgono in una depressione orografica sotto la zona di Vigna Pia. Non tutti conoscono l'origine del curioso nome: «la Buca». Due ripide discese collegano la parte alta di via Cucchini al dedalo di vie in basso ove al centro si apre piazza Puricelli. Ecco l'avvincente e drammatica storia della sua origine...
Madonna Vannozza, al secolo Giovanna de Cataneis fu per oltre quindici anni l'amante di Rodrigo Borgia (divenuto poi papa Alessandro VI) che la conobbe nella bottega dello zio Antonio de Cataneis mentre, giovane e bellissima posava come modella. Immediatamente colpì al cuore il nobile spagnolo che sin da subito le disse che sarebbe stata la sua rosa. Ecco la sua storia .... [leggi tutto]
GLI U2 E IL TERREMOTO IN VIALE TIZIANO
La notte del 27 maggio 1987 allo stadio Flaminio l’impianto da centomila watt e quarantasettemila fan scatenati sulle note rock degli U2 provocarono talmente tante vibrazioni che i residenti delle palazzine limitrofe da viale Tiziano, via Flaminia, piazza Apollodoro, via Guido Reni sino ai Monti Parioli e più in là, si allarmarono pensando ad un sisma: in quella notte, di magia per i fan degli U2 e per la band stessa, si registrarono vetri rotti e crepe. Ci furono polemiche per molto e molto tempo a seguire... [leggi tutto]
Inizio Marzo 1944, a Roma gli allarmi per i bombardamenti sono sempre più incessanti. La mattina di venerdi 3 una bomba di oltre 200 kg centra in pieno la fabbrica di escavatori della famiglia Fiorentini. Un «tiro di rara precisione» da parte degli alleati, che trasforma il rifugio anti bombe in un inferno di fuoco. Muoiono intrappolati circa 200 lavoratori ....
Dedicata alle Terme di Diocleziano, con i suoi 32 binari è la stazione più grande d'Italia. La prima fu edificata nel 1862. Negli anni trenta fu ampliata e adattata alle esigenze di un traffico ferroviario cresciuto a dismisura rispetto al secolo precedente. La nuova, attuale, inaugurata il 20 dicembre 1950, è uno degli esempi più significativi dell'architettura italiana del Dopoguerra. Nel 1955 ebbe l'interconnessione con la metropolitana... [leggi tutto]
MERIDIANO DI MONTE MARIO
Conosciuto di più come «Meridiano di Roma» o «primo meridiano d'Italia». Ecco, la sua storia, ormai più che centenaria. Fu scelta l’altura di Monte Mario, dove nel maggio del 1870 iniziò la costruzione della torre. Era situato lungo il tragitto della via Francigena, il famigerato percorso di pellegrinaggio che partiva dall'Inghilterra e, attraversando la Francia, conduceva fino a Roma, accompagnando i pellegrini al sepolcro dell'Apostolo Pietro... [leggi tutto]
LA SEQUENZA DEL FIORE DI CARTA
Nel 1968 Pasolini partecipa con un suo episodio ad Amore e Rabbia, un film realizzato in collaborazione con Bellocchio, Lizzani, Bertolucci e Godard. La sequenza del fiore di carta, questo il titolo del suo episodio, dura poco più di dieci minuti e fu girato in una sola giornata lungo le strade della capitale. Il film, che ha come protagonista Ninetto Davoli nella parte di Riccetto, cerca di riprendere e di rileggere in chiave cinematografica il tema classico di Edipo re: la colpevolezza dell’innocenza ...
LA STELLA ARRIVATA DA LOUSVILLE
Il giovane Cassius Clay arrivò a Roma per partecipare alle magiche Olimpiadi del 1960, per combattere nella categoria dei medio-massimi. Aveva appena 19 anni, veniva dal Kentucky e fino a quel momento, a mala pena, era uscito dai confini della sua contea. In un Palazzo dello Sport nuovo di zecca (fu inaugurato una manciata di settimane prima), raggiunse la finale sbaragliando tutti gli avversari, senza perdere nemmeno un round...
Nella prima metà del XIX secolo a Roma funzionavano 1509 lampioni, a cui erano adibiti 73 accenditori, con una spesa annua di 28.000 scudi. Con l'ascesa al soglio pontificio di Pio IX la situazione cambiò quando papa Mastai concesse il privilegio dell'illuminazione a gas. Il Gazometro del Circo Massimo fu il primo stabilimento per il gas ad essere costruito a Roma, si trovava in Via dei Cerchi, ad angolo con l'attuale Via della Greca, nel Rione Ripa... [leggi tutto]
PIANELLA D' OLTRETEVERE
C’erano una volta a Roma intorno a Castel Sant'Angelo al di là del Tevere, tanti prati. La zona era denominata Pianella d'Oltretevere o Prati di Castello con fiori ed osterie dove la gente andava a divertirsi passando il fiume in barca da Ripetta. Finché venne il giorno in cui i prati si ricoprirono di case e così nacque il rione Prati. I grandi lavori edilizi della zona iniziarono nel 1888. Il rione è l'unico dei 22 di Roma a sorgere al di fuori della cinta muraria...
Nella capitale era appena iniziata un’estate caldissima. Fu scelta come location l’Adriano oggi trasformato in cinema multisala. La Roma del 1965 non era ancora pronta, forse, ad accoglierli come in altre città del mondo; a comprenderne sino in fondo la carica rivoluzionaria. Presenziarono tra gli spettatori molti snob, qualche diva e divo del cinema, parecchi osservatori di costume ... [leggi tutto]
L’affascinante storia di Tor di Nona che accorpata al fortilizio degli Orsini svettava sulla sponda opposta del Tevere di fronte a Castel Sant’Angelo sulle antiche fortificazioni Romane e depositi fluviali. Da orrida galera, luogo di torture ed esecuzioni, divenne il più importante teatro di Roma. La costruzione è scomparsa per far posto agli alti muraglioni degli argini del Tevere al suo posto è sorta nel 1925 una fontana-stele commemorativa che si può notare percorrendo proprio il Lungotevere Tordinona ... [leggi tutto]
LO CHEF DELL'IMPERATORE TIBERIO
Marco Gavio Apicio, grande cuoco dell'antica Roma e amante del lusso, fu l'uomo che ai suoi tempi più di tutti spese soldi per puro sfarzo. Ci lasciò il "De re coquinaria" opera che ci offre un importante spaccato su cosa si mangiasse al tempo dei romani. Forte era il suo rapporto con l’imperatore Tiberio...[leggi tutto]
IL TEATRO CORSO, FELLINI E FABRIZI
Agli inizi del novecento piazza San Lorenzo in Lucina ospitava il Teatro Corso, qui nel 1939 si conobbero per la prima volta Federico Fellini e Aldo Fabrizi. Il regista aveva cominciato a frequentare Roma da pochi mesi, Fabrizi era appena tornato nella capitale dopo un’entusiasmante turnée all’estero. Ci fu un colpo di fulmine tra quelle due menti geniali, l’attore romano percepì immediatamente il talento, e presto divennero grandi amici.... [leggi tutto]
PRANZO NELLA PANCIA DEL CAVALLO
L'Altare della Patria, per gli abitanti di Roma la “Macchina da scrivere” per la somiglianza con lo strumento di giornalisti e scrittori ormai oggi dimenticato. Al centro del monumento campeggia enorme statua equestre del primo Re d'Italia. Finiti i lavori di realizzazione furono offerti due pranzi all’interno della pancia alla luce di numerose lampadine durante i quali diverse persone si accomodarono e gustarono il pranzo più originale della loro vita .... [leggi tutto]
La leggenda dell’esistenza di due gigantesche navi sommerse sul fondo del lago di Nemi, di grande sfarzo e forse custodi di favolosi tesori, veniva tramandata da secoli dagli abitanti del luogo e la tradizione locale era supportata anche da recuperi casuali effettuati dai pescatori: legname, chiodi, tegole di rame, lastre di piombo. Nel 1928 iniziò così una delle più imponenti imprese archeologiche del ‘900: il recupero di due grandi navi imperiali romane appartenute a Caligola che da secoli giacevano sul fondo... [leggi tutto]
Un lago di acqua cristallina occupa una porzione di una gigantesca cava di tufo rinvenuta sotto la collina di Monteverde vecchio. Risale ai tempi della costruzione negli anni trenta dello scorso secolo dell’istituto sanatoriale del San Camillo Forlanini quando durante i carotaggi effettuati per la realizzazione delle fondamenta, venne alla luce una grotta sotterranea, sulla quale vennero poste le fondamenta della struttura ... [leggi tutto]
Così fu denominato dai nazisti il Quadraro un quartiere della zona sudest di Roma, allora borgata. Il 17 aprile del 1944 con l'operazione Balena, spinte dalla furia di Hitler le truppe militari tedesche lo rastrellarono arrestando circa 2000 persone di cui 947 finirono in campi di concentramento... [leggi tutto]
IL RACCONTO DEI GIUSTI DEL RIONE PRATI
Novembre 1943-giugno 1944. La storia dei rifugiati nel sottotetto della parrocchia di San Gioacchino a pochi passi da piazza dei Quiriti, resta una delle pagine più significative durante l’occupazione nazista di Roma. Attori principali: don Antonio Dressino, suor Margherita Bernès, l’ingegnere Pietro Lestini e sua figlia Giuliana... [leggi tutto]
Il fantasma di una giovane donna s'aggira senza pace ancora oggi nelle notti di luna piena intorno alla Fontana del Nettuno per poi dirigersi verso il palazzo dove abitava nel vano tentativo di ricongiungersi alla sua mano. Nello stesso momento dietro una delle finestre di quel palazzo, l'ombra bianca di una bellissima mano femminile può essere intravista, accarezzata dalla luce notturna, aleggiare dietro i vetri... [leggi tutto]
LA DEDICA DEL PRINCIPE AL MAESTRO
Nella metà degli anni ottanta Francesco De Gregori scrisse la canzone «A PÀ» che narra gli ultimi istanti di vita di Pasolini avvenuti dieci anni prima. L’aspetto più sconvolgente di questo brano, fatto di appena tre strofe di quattro versi ognuna, sta nel fatto che non sembra si stia descrivendo la morte di un uomo. Se non si sapesse che la canzone è dedicata a Pasolini, si potrebbe pensare che parli d’altro, tipo: di un ragazzo che se ne va di casa e che saluta suo papà ... [leggi tutto]
STESSA PAROLA PER TRE STORIE ROMANE
«Ciriola» a Roma ha tre signficati e tre affascinanti racconti intrecciati con la città e con il passato. La matrice del termine ha origine dal verbo «ciriolare» cioè: "sfuggire""guizzare", "sgusciare", naturalmente alla romana "senza il re" tipo: «ma che me stai a ciriolà» e così fu che sulle rive del Tevere s'andò ad indicare il nome di un "guizzante e gustoso pescetto" ossia un'anguilla di piccolo taglio presente nelle bionde acque del fiume quand'ancora erano pescose... [leggi tutto]
IL MISTERIOSO INCIDENTE DI VIA NOMENTANA
Era quasi l'alba, Rino Gaetano rincasava alla guida della sua auto dopo una serata trascorsa in allegria con amici. Quando, transitando sulla via Nomentana, superata Villa Torlonia, all'altezza di via Carlo Fea, perse la vita in un terribile scontro con un mezzo pesante. Colpo di sonno? Un malore improvviso? O ci fu qualcos'altro? Ci sono aspetti che fanno pensare che non fu soltanto un incidente... [leggi tutto]
Ecco ciò che gli odori comunicano in una città in continua trasformazione e per "odori" non s'intende solo effluvi gradevoli o meno che condizionano la nostra sensibilità olfattiva, ma una vera e propria forma di linguaggio e di comunicazione di una metropoli dalle mille sfaccettature. Una città prismatica, riflessa dai vetri e dalle pozze, genuflessa nel suo patetico presente, nella sua grande ed eterna bellezza, nella sua apocalisse in dissolvenza... [leggi tutto]
L'ANTICO GIOCO DEGLI ASTRAGALI
Il gioco consisteva nel gettare in aria quattro ossicini sfaccettati e nello scommettere su come si sarebbero disposti, o, qualora vi fossero incisi dei numeri, nell’indovinare il totale. Il peggior tiro che potesse capitare, detto colpo del cane o dell’avvoltoio, risultava dalla combinazione di quattro facce uguali ciascuna contenente un uno; il migliore, il cosiddetto colpo di Venere, era dato invece da quattro astragali caduti con quattro facce diverse. Naturalmente non mancavano i bari... [leggi tutto]
L'ASSURDA FINE DI LUCIANO RE CECCONI
Cecco aveva solo ventinove anni quando perse la vita. Oggi è ricordato solo da chi ha avuto l’occasione di leggere qualcosa su di lui, o di guardare qualche programma televisivo sulla sua storia. Due mesi dopo il gol segnato alla Juventus, l’ultimo della sua carriera, Luciano entrò in una gioielleria al Fleming con due amici e venne colpito all’improvviso da un colpo di pistola. Morì poco dopo all’Ospedale San Giacomo. Forse non si è detta tutta la verità... [leggi tutto]
IL SACRIFICIO DI UN UOMO LEALE
Non fu per vecchiaia o insonnia. Benedetto XVI era tormentato perchè era in attesa di un rapporto investigativo sulle finanze della Santa Sede. Si vociferava dalla stampa di corruzione e appropriazione indebita e il governo Vaticano e che alcuni membri della Curia ne erano direttamnte coinvolti. Il papa sino ad allora non ne aveva mai saputo nulla, per ciò avviò una sua personale indagine nella massima segretezza: scelse per la stesura del rapporto di cui necessitava alcuni cardinali che non facevano parte della Curia... [leggi tutto]
IL MITO DELLA BOTTICELLA ROMANA
La "botticella" è uno dei simboli di Roma, i primi botticellari arrivarono dal Molise e vennero assoldati come stallieri. Le principali rimesse di cavalli erano a Borgo, via Sannio e Monte dei Cocci a Testaccio. Oggi a Roma ne sono rimaste solo pochissime La modernità è totalmente contro quest'antico mestiere e da ogni dove emergono proteste e lamentele. Tuttavia nonostante siano destinate a scomparire, rimangono un'icona storica della città eterna che merita rispetto e giusta considerazione... [leggi tutto]
DONNA OLIMPIA MAIDALCHINI: LA PAPESSA
Vissuta in un'epoca in cui nessuno spazio concedeva alle donne, riuscì con la sua lungimiranza, scaltrezza e avidità a ritagliarsi un posto da protagonista nella Roma aristocratica e papalina del seicento. Fu certamente una “gran donna” come la definì anche l’ambasciatore francese Valencais, una donna dal carattere forte, risoluto, dall’intelligenza pronta e razionale, che sapeva con esattezza quel che voleva e dove intendeva arrivare. E che lo sapesse davvero lo dimostrano i fatti... [leggi tutto]
Ognuno era normalmente trainato da due o in alcuni casi da quattro cavalli, ma nei tratti a forte pendenza, come da piazza Venezia a largo Magnanapoli o in via del Tritone verso piazza Barberini, veniva aggiunto un altro cavallo o più spesso un mulo detti “di bilancino”. Ed è così che nacque il detto romano, assai frequente in quegli anni: «Te sei fatto rimorchià dalla muletta» per indicare chi in situazioni difficili avesse avuto bisogno di aiuto ... [leggi tutto]