ANGELO INFANTI: IL MITICO "PLAYBOY CIALTRONE" DI VERDONE di Fabio Milano
A presentarlo a Verdone fu Sergio Leone che lo aveva conosciuto tramite il suo caro amico Rick Battaglia (uno dei belli del cinema anni sessanta). Sergio gli disse: «Fallo lavorà se puoi Carlè, è n'personaggio incredibile».
La bella faccia da "uomo di mondo" i modi di fare e di dire di Angelo Infanti colpirono immediatamente Carlo Verdone, e così lo scelse per interpretare il famoso ruolo del playboy
"Raoul"
nel film
"Bianco Rosso e Verdone", che concupiva e "salvava" la povera Magda moglie dell'ossessionante "Furio". E poi l'anno successivo sempre con Verdone, Angelo interpretò perfettamente quel "figlio di puttana"
della canzone degli Stadio nel film
"Borotalco" ossia il mitico "Manuel Fantoni"
seduttore senza requie, né desiderio di pacificazione, un cialtrone, millantatore,
"navigatore su carghi battenti bandiera liberiana”.
Ma già da due decenni prima Angelo lavorava nel cinema con parti minori, comunque ci campava decorosamente. La sua fu una lunga carriera, ma divenne famosisimo grazie ai tre film con Carlo Verdone (interpretò una parte anche nella pellicola
"In viaggio con Papà"), basti pensare che tra il 1961 e il 2010 interpretò oltre cento film tra cinema e televisione. Nel 1972 prese parte a
"Il padrino" di Francis Ford Coppola nel ruolo di "Fabrizio". Nel 2003 affiancò Giovanna Mezzogiorno nel film
"Ilaria Alpi, il più crudele dei giorni".
Lunedi 11 ottobre 2010 fu colpito da un improvviso attacco cardiaco nella sua casa di Zagarolo a quaranta chilometri da Roma. Venne ricoverato d'urgenza presso l'ospedale di Tivoli, purtroppo morì il giorno dopo, all'età di 71 anni. In questo breve video, una delle ultime interviste che rilasciò, pochi mesi prima che se ne andasse per sempre: