FONTANA DI PIAZZA SANTA MARIA IN TRASTEVERE di Rossella De Angelis
Si trova nella piazza antistante l'omonima basilica. Documentata nel 1471
nella
pianta di Roma di Pietro il Massaio
presentava in origine una tipologia molto diffusa nel '400, con due catini di diversa grandezza che s’innalzavano al centro di una vasca poligonale. Tale aspetto, con alcune varianti, si è mantenuto fino ai nostri giorni, nonostante le numerose modifiche.

Si ritiene che in piazza Santa Maria in Trastevere sorgesse una fontana fin dall'ottavo secolo, ma non si conosce la data esatta della sua costruzione. Secondo la leggenda, che compare nella Cronaca di Eusebio tradotta e completata da San Girolamo nel V secolo, la notte della nascita di Cristo una fontana di olio apparve miracolosamente davanti alla chiesa, che di conseguenza prese il nome di “Santa Maria in fontibus”. La fontana originale era alimentata da un acquedotto romano, l'Aqua Traiana. Quando l'acquedotto fu distrutto durante le invasioni di Roma, l'acqua proveniva da fonti sotterranee sotto la collina del Gianicolo. L'antica fontana illustrata nel disegno del Massaio aveva due vasi, uno sopra l'altro, che versavano l'acqua nella vasca sottostante.
La fontana fu ricostruita a nell'epoca a cavallo tra i secoli tredicesimo e quattordicesimo per volere di Giovanni Lopez, vescovo di Perouse e vescovo della parrocchia di Santa Maria in Trastevere che affidò l'incarico a Donato Bramante architetto della Basilica di San Pietro. Bramante rimosse il vaso superiore e aggiunse quattro teste di lupo in pietra scolpite, emblema della famiglia Lopez. Divenne fonte d'ispirazione per molte altre fontane a Roma.
Nel 1604 fu nuovamente ricostruita dall'architetto Girolamo Rainaldi, padre di Carlo Rainaldi, l'architetto delle due chiese di Piazza del Popolo. In quell'occasione fu collegata all'acquedotto dell'Acqua Felice, appena restaurato. Dopo circa mezzo secolo fu collegata all'acquedotto dell'acqua Paola e nuovamente ristrutturata da Gian Lorenzo Bernini che sostituì la vasca ottagonale, e spostò il gruppo scultoreo dal luogo originario (vicinissima alla basilica) a una nuova posizione nel centro della piazza e aggiunse quattro conchiglie scolpite intorno alla vasca. Alla fine del diciassettesimo secolo, l'architetto Carlo Fontana sostituì le conchiglie del Bernini con le proprie conchiglie scolpite rivolte verso l'interno.
Nel 1873 f
u completamente ricostruita seguendo il progetto di Bernini e Fontana, ma utilizzando materiali meno costosi. In quell'occasione, la vasca principale fu
rifatta in marmo bardiglio e un'imponente insegna S.P.Q.R. fu
stata posta sul lato esterno delle conchiglie.
È stata nuovamente "rivisitata" con degli aggiustamenti causate dalle ingiurie del tempo e l'ultima manutenzione fu nel secolo scorso, esattamente nel 1984.