IL TASSINARO, SCENA SORDI E ANDREOTTI di Claudio Di Giampasquale

Pietro Marchetti (Alberto Sordi) tassista romano, percorre la città eterna in lungo e in largo con il suo taxi giallo sigla «Zara 87», una Fiat Ritmo II serie. Il film realizzato nel 1983 stabilì l'ottavo maggiore incasso nella stagione cinematografica italiana 1983-84 con oltre 8 miliardi di lire. Diretto e interpretato da Alberto Sordi rappresentò il ritratto di una città e dei suoi abitanti in quegli anni, visti attraverso lo specchietto retrovisore di un tassista. Durante le corse Pietro ospitava spesso nel suo taxi anche clienti bizzarri oppure interessanti, personaggi insignificanti oppure famosi, subendo qualche volta ammiccamenti maliziosi o imprecazioni romanesche. L'opera cinematografica fu del tutto fedele all'immaginario tradizionale di allora attraverso un tassista benpensante, pio e cuorcontento, che sapeva ironicamente prendere e prendersi in giro con cautela, magari mettendo a frutto l'incontro con i potenti di una volta attraverso una spontaneità ammirevole nel far coincidere il protagonista con l'interprete.

In questa scena del film, «Zara 87» ospita l'Onorevole Giulio Andreotti, che ascolta il tassinaro e si confronta con lui sulle prospettive per il futuro dei giovani.