PARCO TORRE DEL FISCALE di Claudio Di Giampasquale

In via dell' Acquedotto Felice nel quartiere Appio-Tuscolano, uscendo fuori città sulla via Appia nuova in direzione aeroporto di Ciampino, a un certo punto s'incontra un semaforo di svolta a sinistra e un cartello segnaletico che indica il bivio per imboccare via di Tor Fiscale verso l'omonima zona urbanistica facente parte del settimo municipio. Ebbene, lì si apre affacciato verso la zona del Tuscolano un bel parco archeologico di circa undici ettari, che prende il nome dall’antica "torre medievale del Fiscale" risalente al dodicesimo secolo dopo Cristo, posta vicino agli acquedotti Claudio e Felice. 

L'origine del toponimo «Torre del Fiscale» risale al diciasettesimo secolo, quando questo torrione facente parte di un "sistema di vedetta e di difesa" delle proprietà terriere circostanti, passò nelle mani di monsignor Filippo Foppi, all'epoca tesoriere «fiscale» dello Stato Pontificio. Alta poco meno di trenta metri, è ancora in buono stato di conservazione e fa parte delle tante tutt’ora presenti nel paesaggio dell’agro romano. Il territorio di questo parco conserva rovine e resti archeologici di varie epoche stoiche.

L'area, tutelata dalle Soprintendenze Archeologiche e ricompresa nel "Parco Regionale dell'Appia Antica", oltre ad essere ricca di testimonianze storiche, mostra anche in vari tratti l'antico tracciato della via Latina.

I lavori di restauro, di arredo paesaggistico e di messa in sicurezza della torre furono improntati nella prima decade del terzo millennio avendo per obiettivo l'architettura agricola, nonché il recupero e l'inverdimento degli edifici esistenti. Ci fu il ripristino di specie tipiche floreali e la conservazione d'un prato "misto" caratteristico dell'agro romano. Le specie arboree in prevalenza presenti sono: olivi, pini marittimi, cipressi, tigli, aceri, platani, carpino nero, ligustro giapponese, eccetera. Percorrendo i sentieri che costeggiano l'antico acquedotto, si possono udire i suoni melodiosi della campagna romana, case coloniche, orti e frutteti, vaste aree verdi e cieli sconfinati.

Il sito è al centro di innumerevoli itinerari turistici, assai suggestiva è l'area sotterranea: affrontando la salita posta dopo l’area giochi si raggiunge l’ingresso ad un esteso ambiente ipogeo con cave anticamente scavate all’esterno dell’anello formato dalle mura Aureliane ad uso di catacombe, la loro estensione copre uno sviluppo planimetrico lineare di oltre una decina di chilometri. Durante la seconda guerra mondiale queste cavità vennero utilizzate come rifugio anti bombardamento ed anche come nascondiglio delle brigate partigiane che avevano un'importante colonna nel vicino Quadraro. Molte vennero ostruite durante la speculazione edilizia degli anni settanta e ottanta. Le visite a questo interessante e suggestivo dedalo sono per ora sospese.

Concludendo, il Parco di Torre del Fiscale fa parte del vastissimo complesso turistico-archeologico a sud di Roma tra cui: «il Parco Regionale dell'Appia Antica», «la via Appia Antica», «l'area dell'acquedotto da S. Policarpo a Capannelle», «la Necropoli Latina», «la Valle della Caffarella, attraversata dall'antica Via Latina», eccetera. Ecco qui di seguito la mappa e come è possibile raggiungerlo: