Piazza Cairoli e il suo Giardino di Claudio Di Giampasquale

Nel 1880 fu realizzata e aperta via Arenula per collegare il largo di Torre Argentina con il ponte Garibaldi, distruggendo in tal modo parte di via delle Zoccolette e le antiche chiese di S.Maria de’ Calderari, S.Bartolomeo dei Vaccinari, S.Anna dei Falegnami e Ss.Vincenzo ed Anastasio dei Cuochi.
La nuova strada, modificò completamente la viabilità di quell’area di Centro storico, era stata immaginata come parte di un tracciato nord-sud capace di collegare, attraverso ponte Umberto I e ponte Garibaldi, il Palazzo di Giustizia con la Stazione Trastevere (all’epoca, situata in piazza Ippolito Nievo), il rione Prati con il rione Trastevere. In sostanza, via Arenula prese il posto di via della Mortella, la strada che fino a quel momento rappresentava la viabilità principale tra piazza de’ Branca e il fiume, che venne cancellata, mentre tutti i palazzi a est della nuova strada furono arretrati di molti metri.
Nel 1886, il barone tedesco Wilhelm Hüffer (1821-1895) propose al Comune di realizzare, a sue spese, un giardino nel grande spazio creato dalle demolizioni di piazza de’ Branca.

Trascorsero pochi anni e il Comune di Roma accettò la proposta del barone Hüffer. Il progetto del giardino venne realizzato dall’architetto paesaggista francese Edouard André ed al termine della realizzazione, la piazza fu intitolata a Benedetto Cairoli, appena deceduto, primo garibaldino presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia.
Il giardino di piazza Cairoli è ellittico ed ospita la statua bronzea di Federico Seismit Doda (opera di Eugenio Maccagnani)
ed è ornato anche da una fontana realizzata da Edouard André e costituita da una vasca ottagonale in granito di Baveno, al centro della quale si innalza un pilastro a pianta quadrata che sorregge un’antica tazza romana, anticamente situata nel Foro Romano, ritrovata nel 1897 durante lo scavo delle fondamenta di una casa in piazza Cenci
La cancellata originaria del giardino fu rimossa nel 1937 in quanto il ferro doveva essere consegnato all’industria bellica. Venne riprodotta nel 1999 in occasione del restauro del Centro Storico in occasione del Giubileo.
A memoria del barone Wilhelm Hüffer, finanziatore dei lavori originari, fu collocata nel 1890 (MDCCCXC) una targa vicino al portone di Palazzo Signori.
Nella foto qui in alto, scattata da ponte Garibaldi, sullo sfondo la cupola di San Carlo ai Catinari. A sinistra lo spazio vuoto tra i due palazzi all’altezza del tram verrà occupato dall’edificio che ancora oggi è il Ministero della Giustizia.

MONUMENTO A SEISMIT DODA
La statua di Seismit-Doda, fu realizzata in bronzo e travertino da Eugenio Maccagnani. L'installazione avvenne senza cerimonie, di notte, nel marzo 1919, all’interno del giardino di Piazza Cairoli.
Seismit-Doda fu protagonista del Risorgimento e ministro del Governo Crispi.
Il toponimo Arenula deriva dalla parola “rena”, la sabbia del Tevere che qui si accumulava, dando luogo a una spiaggia “esclusiva”. Ecco uno scorcio di vita di una famiglia nel Rione Regola di allora, più precisamente nella scomparsa area oggi occupata dal Ministero di Grazia e Giustizia.
FONTANA IN PIAZZA CAIROLI
La Fontana di Piazza Cairoli fu realizzata nel 1890 da Edouard André, l’originaria decorazione del balaustro superiore in bronzo e in bronzo ferrato, con delfini avvolti intorno a tridenti, è andata perduta. Sul bordo della vasca ottagonale, in prossimità di uno spigolo, è inciso il nome dell’architetto.
PALAZZO SANTACROCE
Il Palazzo Santacroce in Piazza Cairoli, fu progettato da Carlo Maderno. La famiglia Santacroce è una delle più antiche famiglie nobiliari di Roma, che vanta la discendenza dal console romano Publio Valerio Publicola, fatto per cui la chiesa posta sotto il patronato dei Santacroce ha preso il nome Santa Maria in Publicolis.