GALLERIA PALAZZO DORA PAMPHILI, SALA ALDOBRANDINI la Roma del Caravaggio

Compreso tra via del Corso, piazza del Collegio Romano, via della Gatta, via del Plebiscito e vicolo Doria il Palazzo Doria Pamphili ha accesso in via del Corso 304 e continua a essere residenza della famiglia nobiliare omonima. Il sontuoso e imponente edificio ospita la galleria, con una raccolta di dipinti e oggetti d'arte accessibile al pubblico, è costituita da uno scalone monumentale, una serie di sale splendidamente decorate con ampi e articolati spazio espositivi che conservano una collezione artistica d'inestimabile valore, con seicentocinquanta opere pittoriche ripartite su quattro bracci che s'affacciano sul cortile. Tra le numerose meraviglie qui sono esposte opere di Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Diego Velazquez, Lorenzo Lotto, Parmigianino, Peter Paul Rubens, Filippo Lippi, nonché Pieter Bruegel e diversi altri esponenti della pittura fiamminga. Tali eccellenze sono affiancate a sculture archeologiche e busti marmorei di Bernini e Algardi, tra gli altri. La collezione, inaugurata dal principe Camillo Pamphilj, nipote di papa Innocenzo X, e dalla moglie Olimpia Aldobrandini, fu ampliata dai loro figli Giovanni Battista e il cardinale Benedetto, mecenati e committenti di profonda cultura, ed è stata conservata dai discendenti fino ad oggi.
Nella Sala Aldobrandini è possibile ammirare questi due capolavori originali di Caravaggio (ed anche una copia di un suo altro capolavoro: "San Giovanni Battista" il cui originale è esposto nella Pinacoteca dei Musei Capitolini) :
riposo durante la fuga in egitto
il tema della fuga in Egitto faceva parte della tradizione pittorica italiana ma normalmente prevedeva che la Sacra Famiglia fosse mostrata in cammino, con la Madonna e il Bambino sull’asino e san Giuseppe a piedi. In questo splendido capolavoro del Caravaggio la natura e il paesaggio svolgono un ruolo simbolico di rilievo: gli elementi naturali, accanto all'anziano Giuseppe, rimandano all'aridità e alla siccità accanto a Giuseppe, ed alludono alla siccità e la povertà mentre la natura ed il paesaggio sono più rigogliosi a destra, dove si trova la Vergine col Bambino. ai piedi della Vergine c’è l’alloro il quale, allegoricamente allude alla verginità. sono presenti anche il cardo e la spina della rosa i quali sono simboli della Passione; infine. c’è anche un Tasso barbasso, altro fiore che rappresenta la rinascita dopo la morte. Di notevole bellezza è la postura dell'angelo musicista che indossa una veste leggera che lascia intravedere le forme del corpo nudo. Quest'opera è stata dipinta da caravaggio nel 1597, l'artista immaginò Maria Giuseppe e Gesù che, stremati dal viaggio, si fermano a riposare accanto a un fiume, presso un bosco. L’artista, all'epoca, nonostante la sua giovane età, stava già dando prova di una cultura robusta e raffinata, a dispetto dei suoi detrattori che lo avrebbero descritto come un facinoroso rozzo e ignorante. nella sua breve vita Tutti i suoi dipinti sono stati da lui permeati da una simbologia ricca ed elaborata, la quale dimostra, peraltro, una profonda conoscenza delle Sacre Scritture. alcuni esperti teorizzano una lettura particolare di questa "fuga in Egitto" con la quale l’artista avrebbe voluto rappresentare così allegoricamente un percorso generazionale di salvezza.
maddalena penitente
alla dine del 1594 Caravaggio rappresentò Maddalena nel momento in cui dorme, dopo aver rinnegato la vita mondana e abbandonato a terra la collana di perle e i suoi gioielli, posti accanto al vaso con l’unguento usato per lenire le ferite di Cristo. in realtà dipinse una fanciulla a sedere sopra una bassa seggiola con le manipoggiate sul grembo. Il suo sguardo è distolto dallo spettatore, la testa è rivolta verso il basso in una posizione che è stata paragonata alle tradizionali raffigurazioni di Gesù Cristo crocifisso. la ritrasse in una camera rappresentata da uno spazio vuoto la cui profondità è resa percettibile dalla geometria delle mattonelle in primo piano che lentamente sfuma nella totale oscurità, dove l’espediente del taglio luminoso a doppia valenza, simbolica e funzionale, approfondisce lo spazio ed evoca la presenza divina. Caravaggio interpreta il tema religioso in quella chiave domestica che deriva dalla sua indole inquieta. Anche i pochi attributi della Maddalena, la sopra descitti entrano di forza nella totalità di quella fedeltà al “vero” che perseguito il suo genio fin dai primi passi da pittore. questo olio su tela rappresenta una rottura rispetto alle rappresentazioni standard della penitente Maria Maddalena nelle opere dell'epoca, generalmente provocante e succinta, sia per il fatto di ritrarla in abiti contemporanei, sia per aver evitato “il pathos e la languida sensualità” con cui il soggetto veniva generalmente trattato. i contemporanei si lamentarono che la Maria Maddalena di michelangelo merisi sembrava la ragazza della porta accanto che s'asciugava i capelli da sola a casa sua durante una serata tranquilla. diversi critici d'arte sostengono che in questo capolavoro è possibile intravedere il silenzioso rimorso nascosto nel profondo del cuore della donna. Certamente i colori di Caravaggio sono così vivaci da rivelare anche i sentimenti più intimi. È raro trovare un pittore che riesca a esporre così chiaramente in una semplice immagine ciò che è nascosto nell'oscurità cieca della coscienza.