MUSEI CAPITOLINI, SALA PETRONILLA la Roma del Caravaggio

I musei Capitolini sono ubicati all'interno del «Palazzo dei Conservatori» e dal «Palazzo Nuovo» edifici che s'affacciano sulla michelangiolesca piazza in cima al colle Campidoglio. Il loro esatto indirizzo per raggiungerli è piazza del Campidoglio 1. La creazione del polo espositivo può essere fatta risalire al 1471, quando papa Sisto IV donò alla città eterna una collezione d'importanti bronzi provenienti dal Laterano, tra i quali la Lupa capitolina esposta nella «Sala della Lupa» nel del Palazzo dei Conservatori. Aperti al pubblico nell'anno 1734, sotto papa Clemente XII, con una superficie espositiva di 12.977 metri quadri, sono considerati il primo museo pubblico al mondo, inteso come luogo dove l'arte fosse fruibile da tutti e non solo dai proprietari. Ebbene, qui sono custodite due opere di Caravaggio: la "Buona Ventura" e il "San Giovanni Battista" originale. Per ammirarli entra nel Palazzo dei Conservatori, vai alla "Pinacoteca Capitolina" che si trova al secondo piano, dove troverai le opere dell'artista nella sala dedicata al periodo barocco. ove oltre alle due opere di Michelangelo Merisi, potrai ammirare altri dipinti d'importanti maestri del Seicento. Ecco la descrizione dei due straordinari capolavori del Caravaggio esposti qui:

la buona ventura

venne dipinto presumibilmente nel 1593 quando Caravaggio frequentò la bottega del cavalier d'arpino in vicolo della torretta a campo marzio. raffigura una zingara che con uno sguardo malizioso legge la mano a un giovane nobile, intenta a sottrargli l'anello mentre lui, distratto dalla sua bellezza, la guarda incantato. La giovane gitana è graziosa e spregiudicata, la camicetta ricamata e il turbante avvolto intorno alla testa le danno un'aria fresca e leggermente esotica. Il sorriso con cui attrae l'attenzione del ragazzotto è un gioiello di sottigliezza psicologica. Gli orli sporchi delle unghie di lei sono un dettaglio che comparirà più volte nei personaggi popolari del Caravaggio.

Il dipinto è un esempio di "pittura di genere" con una composizione simmetrica e una luce da sinistra che evidenzia i dettagli e la differenza di espressione tra la furbizia della zingara e l'ingenuità del ragazzo. L'opera contiene anche un messaggio morale, ammonendo a diffidare dalle false promesse e dall'apparenza ingannevole. Un'altra versione autografa di questo dipinto è al museo del luvre di parigi. i due esemplari sono distinti da differenze stilistiche, con l'originale romano che presenta una maggiore maturità, un'armonia maggiore tra le figure e una morbidezza di luce assente nella versione parigina.

san giovanni battista

San Giovanni qui non è rappresentato come al solito nell’atto di battezzare Gesù, il pittore sceglie di dipingerlo come un ragazzo in atteggiamento sbarazzino. San Giovanni è un personaggio ricorrente nella produzione artistica di Caravaggio. in questo olio su tela dipinto nel 1602 La posa di giovanni, così rappresentato, è molto probabilmente ispirata dagli ignudi della cappella Sistina. Merisi prese come modello un ragazzo del popolo della periferia romana. il giovane battista è un adolescente nudo e semi sdraiato, sfoggia un sorriso maliziosocol abbracciato al collo d'un ariete e rivolge la sua espressione velatamente allegra verso lo spettatore. Caravaggio rende più realistico il soggetto con il supporto e sostegno di luci e colori. Questo lavoro è tipico della sua arte innovativa che si muove sempre al confine "tra il devoto e il profano". esiste Un'altra versione non autografa di questo dipinto (considerata una copia, realizzata nel 1602) ed è esposta sempre a roma nella Galleria Doria Pamphilj in via del corso. ,