Rione Regola

Ha per stemma un cervo, era un rione famoso per i suoi artigiani in particolare conciatori e pellettieri. Vi erano molteplici attività: pettinari, canestrari, baullari, catinari, etc. e numerosi banchi per la vendita di beni d'ogni tipo. Oggi numerosi vicoli e vie portano i nomi di queste categorie. "Sò regolante, faccio er conciapelle e sò de discennenza vaccinaro. Prima st'azzienna qua stava a le stelle, chi era conciapelle era mijonario" - Giggi Zanazzo 1881- ... [leggi tutto]

Ghetto e Piazza Giudía 

Il 12 luglio del 1555 papa Paolo IV con la bolla Cum nimis absurdum, revocò tutti i diritti concessi agli ebrei romani ed ordinò l'istituzione del Ghetto, facendolo sorgere nel rione Sant'Angelo accanto al Teatro di Marcello. Il luogo fu chiamato dagli allora concittadini romani di religione cattolica: "er serraglio degli ebrei". Piazza Giudía ne era il cuore pulsante, quella attuale ha poco in comune con l'originaria, quando Roma fu annessa al Regno d'Italia scomparve .... [leggi tutto]

Rione Monti di colle in colle

Il rione più antico esteso tra Quirinale, Viminale ed Esquilino: un vasto patrimonio di archeologia e arte sacra, dove tra i Fori Imperiali, la Domus Aurea, e le basiliche di San Giovanni e Santa Maria Maggiore, svettano agguerrite le torri medievali.  L'antico nome del Rione Monti era anche «Montium et Biberatrice», dal nome dell'antica via Biberatica che correva all'interno dei resti dei Mercati di Traiano ...

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Quadraro: il nido di vespe

Così fu denominato dai nazisti il Quadraro un quartiere della zona sudest di Roma, allora borgata. Il 17 aprile del 1944 con l'operazione Balena, spinte dalla furia di Hitler le truppe militari tedesche lo rastrellarono arrestando circa 2000 persone di cui 947 finirono in campi di concentramento....

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Dove una volta c'erano i Prati

Il racconto del rione situato sulla sponda destra del Tevere, che deve il suo nome ai «Prati di Castello» definizione in uso comune da secoli da parte dei romani che nelle loro scampagnate, giungevano in quei vasti campi ricchi di orti e vigneti, con barche spinte e manovrate dai barcaroli grazie a dei lunghi pali che infilatavano in acqua fino a toccare il fondo. In questo video realizzato da Monia Nicoletti e Pino Di salvo, la voce di Laura Guida racconta la storia dell'ultimo nato dei rioni della città eterna e la sua evoluzione nel tempo... [leggi tutto]

Centocelle, le origini e lo sviluppo

Da "borgo a borgata" oggi quartiere periferico. Centocelle ebbe un grande sviluppo con la nascita del primo aeroporto in Italia che vide arrivare all'inizio del novecento Wilbur Wrigh l'inventore dell'aeroplano. Medaglia d'oro al merito civile, Centocelle era uno dei luoghi più amati da Pier Paolo Pasolini. Il quartiere ospitò l'adolescenza di Claudio Baglioni, che il 23 aprile 2007 dal balcone della casa dove abitò si esibì in un concerto solo per gli abitanti del quartiere... [leggi tutto]

IL RACCONTO DE "LA BUCA" AL PORTUENSE

Chi è cresciuto e chi abita al Portuense, conosce un'area del quartiere discretamente popolata formata da palazzine che sorgono in una depressione orografica sotto la zona di Vigna Pia. Non tutti conoscono l'origine del curioso nome: «la Buca». Due ripide discese collegano la parte alta di via Cucchini al dedalo di vie in basso ove al centro si apre piazza Puricelli. Ecco l'avvincente e drammatica storia della sua origine...

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IL QUARTIERE COPPEDÈ

È una meta straordinaria e poco conosciuta dai turisti. Si chiama "Quartiere Coppedè" ma non è un vero e proprio quartiere di Roma, più propriamente è un isolato, composto da diciassette villini e ventisei palazzine che si articolano intorno a piazza Mincio, lungo vie a raggera situate tra corso Trieste, via Tagliamento e via Chiana, delimitate da via Salaria e via Nomentana, nella parte più centrale dell’ampio quartiere Trieste. L’architetto Coppedè realizzò edifici fiabeschi ed ispirati a leggende arcaiche, in un trionfo di simboli esoterici e molteplici stili architettonici... [leggi tutto] 

L'ESPANSIONE DI ROMA NEGLI ANNI CINQUANTA

Il “febbrile” sviluppo edilizio di Roma, ha profondamente modificato le città fino a metterne in pericolo la vivibilità mediante la distruzione sistematica del territorio e dell’equilibrio naturale. La politica urbanistica ha favorito il moltiplicarsi di licenze edilizie troppo spesso a fini speculativi. Ecco un interesante film di Giorgio Ferroni, un documento neorealista sul particolare, dignitoso stile di vita condotto dagli abitanti della periferia di Roma con nello sfondo i palazzoni di cemento che avanzano... [leggi tutto]